AZC ARTE PRESENTA : CANNAVARO, ALL AZZURRO.

03.05.2020

QUESTO E' IL RACCONTO DELLA CARRIERA CALCISTICA DI FABIO CANNAVARO, UNO DEI PIU' GRANDI GIOCATORI DI SEMPRE, UN CALCIATORE CONTRADDISTINTO SEMPRE DAL COLORE AZZURRO CHE SIA DEL NAPOLI O DELLA NAZIONALE.

Fabio Cannavaro nato a Napoli nel 1973, è indubbiamente uno dei migliori difensori della storia del calcio. Vedendo il titolo, sicuramente vi state chiedendo, perché è un all azzurro? Partiamo da Napoli per spiegare il tutto. NAPOLI - Essendo nato nella città meridionale, ovviamente Fabio ha iniziato la sua carriera con i colori azzurri del Napoli. Già dalle giovanili era chiarissimo come il Napoli avesse nelle sue mani un grande gioiello. Dopo aver dato il meglio in quella che è l'attuale ''primavera'', nel 1993 arriva la chiamata della squadra principale. Esordì in Serie A il 7 marzo 1993, a 19 anni, nella sconfitta per 3-4 a Torino contro la Juventus. Nell'annata 1993-1994 il tecnico Marcello Lippi lo utilizzò più frequentemente, spesso schierandolo in coppia con il più esperto Ciro Ferrara nel ruolo di difensore centrale. Questa sarà l'annata che darà una svolta decisiva alla sua carriera da professionista. Infatti, durante tale stagione, arriva per lui il debutto in Coppa UEFA e il primo gol in carriera, in occasione di Milan-Napoli (1-1) dell'8 gennaio 1995.  Nell'estate del 1995, Cannavaro dichiarò di voler restare al Napoli magari per affermarsi definitivamente. Nonostante ciò, il Napoli fu costretto a cederlo al Parma per un totale di 13 miliardi di lire per sanare la situazione finanziaria del club. Finisce così la ''prima parte azzurra'' della sua vita. La sua seconda ''vita azzurra'' è ovviamente legata alla nazionale di calcio italiana. La sua esperienza con la nazionale inizia nel 1997 ma arriva all'apice con la vittoria dei celebri mondiali del 2006 in Germania (ultimo mondiale vinto dall'Italia). NAZIONALE - Nell'estate del 2006, sebbene coinvolto indirettamente nella vicenda dei presunti falsi in bilancio della Juventus e rischiasse di perdere la fascia di capitano, Cannavaro fu confermato dal C.T. Marcello Lippi nei 23 convocati per il Mondiale 2006 in Germania. Nel corso del torneo raggiunse i suoi massimi livelli di prestazione e guidò una difesa capace di subire appena due gol in sette partite. Nella finale disputata all'Olympiastadion di Berlino, a 32 anni, il difensore partenopeo si laureò campione del mondo grazie alla vittoria dell'Italia sulla Francia ai tiri di rigore. In quell'occasione, oltre ad avere l'onore di alzare la coppa al cielo, toccò quota 100 presenze in maglia azzurra (terzo giocatore a riuscirci dopo Zoff e Maldini). Le sue ottime prestazioni per tutto l'arco del torneo, inoltre, gli valsero prima il Pallone d'argento Adidas, onorificenza attribuita dalla FIFA al secondo miglior giocatore della manifestazione, e qualche mese dopo il Pallone d'oro (quinto e ultimo vincitore del premio)  e il FIFA World Player. Finisce così il breve racconto di una carriera dipinta dall'inizio alla fine di azzurro di diverse tonalità. ''CANNAVARO, ALL AZZURRO'' UN RACCONTO DI AZZURRI NEL CUORE OFFICIAL PER IL ''CANALE'' AZC ARTE. @2020

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